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Certificazione di Alfabetizzazione Digitale Dichiarata NON VALIDA, cosa fare?

Il recente bando per le graduatorie di terza fascia ATA ha introdotto un nuovo requisito essenziale: la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD) per tutti i profili, ad eccezione di quello di collaboratore scolastico. Alcuni candidati, nella domanda conclusa il 28 giugno, hanno inserito una CIAD non valida, rilasciata da enti non riconosciuti o non conforme alle specifiche del bando.

Questo potrebbe compromettere la loro posizione nelle graduatorie, escludendoli dalle supplenze previste. Tuttavia, tali candidati potranno risolvere il problema ottenendo una certificazione valida entro il 30 aprile 2025, permettendo loro di mantenere la propria posizione nelle liste, anche se inizialmente saranno inclusi con riserva. Alcune scuole stanno già valutando le domande con questa procedura, ma è fondamentale che ci sia un trattamento uniforme per tutti gli aspiranti in tutte le province. Pertanto, è consigliato a tutti i candidati di verificare la validità della propria CIAD.

Come verificare la validità della CIAD conseguita?
Per verificare la validità della propria Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD) per l’inserimento nelle graduatorie di terza fascia ATA, è possibile consultare il sito di Accredia. La verifica si effettua inserendo il numero presente sul certificato o il codice fiscale del candidato nel sistema di ricerca. È importante tenere a mente che potrebbe essere necessario un certo tempo tra il superamento dell’esame e l’aggiornamento dei dati nel sistema Accredia.

Al momento, non esistono direttive ufficiali su come le scuole debbano gestire i casi in cui la CIAD non sia presente nel database di Accredia, creando una situazione di incertezza. La Flc Cgil ha chiesto un intervento del Ministero per fornire istruzioni precise alle scuole su come procedere in questi casi.
Una delle certificazioni riconosciute che soddisfa i requisiti del bando è l’EIPASS Standard, rilasciata da Certipass, disponibile in modalità online su punteggiodocenti.it.

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Guida Completa alle Graduatorie GPS 2024/26: Presentazione delle Domande e Requisiti di Accesso

Graduatorie GPS 2024/26: È stata pubblicata l’Ordinanza n. 88 del 16 maggio, che regola l’aggiornamento, il trasferimento e il nuovo inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e nelle graduatorie di istituto per i posti comuni e di sostegno, oltre all’assegnazione degli incarichi a tempo determinato per il personale docente nelle scuole statali e per il personale educativo. Le domande devono essere presentate entro le ore 23:59 del ventunesimo giorno successivo all’apertura delle istanze.

Presentazione della domanda:
Gli aspiranti devono presentare la domanda esclusivamente online, dalle ore 12:00 del 20 maggio 2024 alle ore 23:59 del 10 giugno 2024, tramite il portale INPA (www.inpa.gov.it). Per accedere, è necessario possedere le credenziali SPID o della Carta di Identità Elettronica (CIE) ed essere abilitati al servizio “Istanze on line”. Il servizio è disponibile anche su www.miur.gov.it seguendo il percorso: “Argomenti e Servizi > Reclutamento e servizio del personale scolastico > Graduatorie provinciali di supplenza”.

Requisiti di accesso:
Gli aspiranti possono iscriversi per tutte le classi di concorso per cui possiedono i requisiti. Le operazioni possibili sono: primo inserimento, aggiornamento e trasferimento di provincia. I docenti inseriti nell’elenco aggiuntivo alla prima fascia nel 2023/24 devono presentare domanda per essere inseriti a pieno titolo in prima fascia.

Punteggi e titoli:
Per chi presenta domanda di aggiornamento, al punteggio già posseduto si aggiunge quello relativo ai nuovi titoli e servizi conseguiti dopo il 31 maggio 2022 e fino alla data di scadenza della domanda. È possibile l’inserimento in prima fascia con riserva, se il titolo indicato sarà conseguito entro il 30 giugno 2024. I titoli dichiarati devono essere posseduti entro la data di scadenza della domanda.

Titoli specifici:
Il titolo estero “Master de Profesorado” conseguito in Spagna è riconosciuto senza riserva. I 24 CFU non danno punteggio, mentre le certificazioni informatiche e linguistiche devono essere inserite tra i titoli culturali.

Fasce delle graduatorie:
Le graduatorie sono suddivise in prima fascia (personale abilitato) e seconda fascia (personale non abilitato). È possibile confermare l’iscrizione senza presentare nuova istanza se non ci sono nuovi titoli da dichiarare, ma è consigliato dichiarare nuovamente i titoli di preferenza posseduti.

Scelta della provincia:
Si può scegliere una sola provincia per tutte le classi di concorso/posti di insegnamento richiesti, valida sia per le GPS provinciali che per le graduatorie di istituto. All’interno della provincia si possono scegliere fino a venti scuole per ogni classe di concorso.

Utilizzo delle GPS:
Le GPS sono utilizzate per le supplenze annuali (31 agosto) e fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), con conferimento tramite procedura informatizzata. Le graduatorie di istituto sono utilizzate per supplenze temporanee e per supplenze annuali se le GPS sono esaurite, conferite dai Dirigenti Scolastici.

Supplenze per il 2024/25:
Scompare la classica MAD (Messa a Disposizione). Per aumentare il punteggio, è disponibile un’offerta formativa specifica.

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Guida Completa ai CFU per l’Insegnamento: Differenze tra 24, 30 e 60 CFU

Vuoi intraprendere la carriera nell’insegnamento? È fondamentale conoscere i Crediti Formativi Universitari (CFU) richiesti per accedere ai concorsi e alle graduatorie. Scopriamo insieme le differenze tra i percorsi da 24, 30 e 60 CFU e cosa prevede la riforma in vigore.

24 CFU: Requisito Essenziale ma Non Abilitante

I 24 CFU sono imprescindibili per partecipare ai concorsi ordinari nella scuola secondaria e per inserirsi nelle graduatorie provinciali per le supplenze. Tuttavia, non conferiscono l’abilitazione all’insegnamento, che richiede percorsi specifici come il TFA o il superamento del concorso.

30 CFU: Percorsi Transitori in Fase di Transizione

Fino al 31 dicembre 2024, è possibile accedere ai concorsi con almeno 30 CFU, inclusi quelli di tirocinio diretto. Questi percorsi, pur diversi dai tradizionali 24 CFU, costituiscono una parte del percorso completo da 60 CFU. Dopo il concorso, sarà necessario completare i restanti CFU con un corso da 30 CFU e superare la prova finale per ottenere l’abilitazione.

60 CFU: Nuova Normativa per l’Abilitazione

La riforma introdotta dal Decreto 36/2022 prevede percorsi di abilitazione da 60 CFU, che includono tirocinio diretto e indiretto e una prova finale. Dal 2025, l’abilitazione all’insegnamento sarà vincolata al completamento di questo percorso. Tuttavia, chi ha già ottenuto i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 potrà beneficiare di un’abbreviazione del percorso, pur completando i 60 CFU e l’esame finale di abilitazione.

Conclusioni: Adattarsi alla Nuova Normativa

La riforma implica una transizione verso percorsi più completi e orientati alla pratica didattica. Chi intende intraprendere la carriera nell’insegnamento dopo il 31 ottobre 2022 dovrà attenersi ai percorsi da 30 o 60 CFU. È essenziale monitorare l’emanazione dei decreti attuativi per adeguarsi tempestivamente alla nuova normativa e garantire l’accesso ai concorsi e ai corsi di specializzazione.